venerdì 18 settembre 2015

#SERIEA: I FANTACONSIGLI PER LA QUARTA GIORNATA


PORTIERI
Quelle della quarta giornata sono partite difficili da pronosticare, quindi risulta ancora più complesso individuare quali portieri potrebbero non subire gol. Uno su cui puntare è Karnezis (UDI-EMP), ma affidabili sono anche Mirante (BOL-FRO) e Tatarusanu (CAR-FIO).

DIFENSORI
Dopo l’ottima prestazione da ex contro la Roma, Rosi (BOL-FRO) può trovare continuità sulla fascia. Puntate su di lui. Gonzalo Rodriguez (CAR-FIO) deve farsi perdonare per l’espulsione in Europa League e di solito lui non sbaglia mai due partite di seguito. Paletta (ATA-VER) ha esordito bene nella scorsa giornata, può essere il migliore del proprio reparto, anche se avrà un cliente tosto come Toni.

CENTROCAMPISTI
Il Papu Gomez (ATA-VER) si è già sbloccato, in casa con un gran gol contro il Frosinone. Contro il Verona, può ripetersi. Brienza (BOL-FRO) invece può finalmente sbloccarsi e trascinare il Bologna ai primi punti stagionali. Ultimo su cui puntare è Baselli (TOR-SAMP), il centrocampista re Mida, che ogni palla che tocca è gol, già 3 in tre partite.

ATTACCANTI
Mattia Destro (BOL-FRO) ha voglia di fare gol e il Frosinone può essere la prima vittima della punta di Ascoli Piceno. Uno che fa sempre gol alle ex squadre è Quagliarella, da mettere contro la Samp. Non è un rischio puntare su Pandev (GEN-JUV), che sa come far male ai bianconeri.

ECCO LE SCOMMESSE DEL NOSTRO ESPERTO
PORTIERE: REINA (LAZ-NAP)
DIFENSORE: ABATE (MIL-PAL)
CENTROCAMPISTI: SODDIMO (BOL-FRO)

ATTACCANTI: MATOS (CAR-FIO)

lunedì 14 settembre 2015

INTER, UN LUNEDI' DA SOGNO


Chissà quanto pagherebbero i tifosi nerazzurri per vivere altri lunedì come questo…
Vittoria nel derby e primato in classifica, da soli a punteggio pieno.
Nemmeno nelle più rosee aspettative, il popolo nerazzurro si aspettava un inizio del genere. Invece, dopo le amichevoli in fase di preparazione non proprio esaltanti (con due ko nei derby), è arrivato un inizio di stagione sorprendente, con tre vittorie, ma è arrivata soprattutto la convinzione di poter essere protagonisti (finalmente) in positivo.
Mancini lo sapeva e non ha mai dato peso alle polemiche d’agosto. L’allenatore interista si è fatto costruire una squadra di livello e con la sua esperienza sta riuscendo ad adattarla alla sua filosofia di calcio. 
Siamo alla terza giornata, c’è molto lavoro ancora da fare, ma la strada intrapresa da Mancini è sicuramente quella giusta.
L’Inter vista nel derby è piaciuta, perché ha giocato con cattiveria e con la voglia di portare a casa i tre punti. Ieri i nerazzurri hanno giocato da grande squadra, soffrendo, ma lottando su tutti i palloni. 
La difesa, nonostante l’assenza di Miranda, ha fatto una partita di sacrificio e concentrazione. Medel e Murillo si sono trovati bene insieme, e nei momenti in cui si sono fatti trovare impreparati, ci ha pensato Juan Jesus ha compiere due miracoli. In generale comunque, molto bene la fase difensiva nella azioni a palla coperta, mentre c’è qualcosina da rivedere nelle azioni a palla scoperta: troppe, infatti, le volte in cui un difensore dell’Inter si è trovato uno contro uno con un’attaccante milanista, soprattutto nel primo tempo. 
Molto bene Santon, che gioca finalmente con continuità e bravo sia in fase offensiva e difensiva. Anche Telles, che ieri ha esordito, ha mostrato di avere ottime potenzialità
A centrocampo ha dominato Felipe Melo. Un gigante. Se i tifosi nerazzurri erano perplessi sull’acquisto del brasiliano, dopo il derby, devono assolutamente ricredersi. E’ vero, troppo facile giudicare un giocatore solamente dopo una partita, ma il centrocampista ex Juve ieri sera ha fatto un partita da campione, assicurando tanta qualità e tantissima quantità, in un centrocampo che l’anno scorso era totalmente privo di personalità. Oltre al brasiliano, di rilievo la partita di Kondogbia, che dopo un primo tempo opaco, nella ripresa si è trasformato in un autentico leader. Nota di merito al terzo di centrocampo, Guarin, che pur non essendo stato sempre al centro del gioco, ha deciso il match con un grande gol.
Nel reparto offensivo c’è ancora un po’ di lavoro da fare: sono arrivati nuovi giocatori e, ovviamente, ci vuole tempo perché ci sia sintonia nelle giocate. Ieri, però, si sono visti buoni spunti, con un Jovetic sempre più vicino a quello di Firenze. 
Icardi, inoltre, sta tornando in condizione. L’avvio di stagione ha mostrato che l’Inter riesce a vincere anche senza i gol del capocannoniere dello scorso campionato, ma sono sicuro che Maurito al 100% diventerà il grande trascinatore di questa Inter. 
Esordio positivo per Perisic, che non ha giocato nel suo ruolo ideale, ma ha interpretato perfettamente le linee guida di Mancini. Bene la prima, ora non può che migliorare.
In generale, ieri sera si è vista una buona Inter, con molte idee per arrivare al gol (gioco sulla fasce, verticalizzazioni, tagli al centro, contropiedi) e più quadrata dietro, con tutti i giocatori pronti a darsi una mano a vicenda.
Ora i nerazzurri sono da soli in vetta al campionato, non hanno le coppe e possono concentrare tutte le energie per la prossima giornata a Verona con il Cheivo. Le cose iniziano a girare bene e Mancini ha la possibilità di lavorare con la squadra senza particolari pressioni. 
Ora sta all’Inter dimostrare ai propri tifosi che questo non è solo un sogno di una notte di fine estate. Inter prima e le grandi rivali dietro: la Roma a -2, il Milan a -6, il Napoli a -7 e la Juve a -8. 
Chissà quanto pagherebbero i tifosi nerazzurri per vivere altri lunedì come questo...



venerdì 11 settembre 2015

I FANTACONSIGLI PER LA TERZA GIORNATA


PORTIERI
Sono due i portieri su cui puntare forte per questa giornata. Gigi Buffon (JUV-CHI) contro il Chievo, dopo due giornate piuttosto impegnative, non dovrebbe avere troppi problemi, anche se il condizionale è d’obbligo. L’altro portiere è Sorrentino (PAL-CAR), l’unico estremo difensore della Serie A ancora imbattuto. Non sembra poter essere il Carpi la prima squadra capace a violare la porta rosanero.

DIFENSORI 
Tra i difensori, consigliamo Bonucci (JUV-CHI) e Marcos Alonso (FIO-GEN), che si trova in stato di grazia, anche se la sosta può giocare brutti scherzi, e infine Lazaar (PAL-CAR), che gioca più avanzato ed è sempre pericoloso in zona gol.

CENTROCAMPISTI
E’ dall’inizio del campionato che consigliamo Pogba, ma in entrambe le partite ha deluso. In questa giornata è contro il Chievo in casa ed è chiamato ad una prova di riscatto. Noi lo rischieremo un’altra volta. Oltre a Paul, Ilicic (FIO-GEN) e Saponara (EMP-NAP) hanno mostrato grandi cose in questi primi match. Candreva (LAZ-UDI) cercherà di sbloccarsi contro la sua ex squadra. Occhio anche a Soriano (SAMP-BOL):

ATTACCANTI
Eder (SAMP-BOL) è il capocannoniere della Serie A e la difesa del Bologna deve essere perfetta per inibire l’attaccante italo-brasiliano. Gilardino (PAL-CAR) esordisce con la maglia del Palermo e contro il Carpi può già trovare il suo primo gol in rosanero. Un altro che deve ancora segnare è Luca Toni (VER-TOR), puntare su di lui non è mai sbagliato. Per non parlare poi di Dzeko (FRO-ROM), che si è sbloccato e non vuole più fermarsi. Per quanto riguarda gli attaccanti che giocheranno il derby, vi consigliamo Icardi da una parte e Bacca dall’altra.

LE SCOMESSE DELL’ESPERTO
PORTIERE: Sportiello (SAS-ATA)
DIFENSORE: Tonelli (EMP-NAP)
CENTROCAMPISTA: Bruno Fernandes (LAZ-UDI)
ATTACCANTE: Matri (LAZ-UDI)

lunedì 7 settembre 2015

MIRACOLO ISLANDA

Sotto al vulcano Eyjafjallajökull si è scritta la storia islandese, per lo meno quella calcisitica.
Infatti, l’Islanda si è qualificata per la prima volta agli Europei di calcio, che si disputeranno il prossimo anno in Francia. 
Un’impresa incredibile quella compiuta dalla squadra allenata dallo svedese Lars Lagerbäck, dato che nella sua storia la nazionale islandese non si era mai qualificata per una competizione internazionale.
L’Islanda è prima nel girone A, a 19 punti, a braccetto con la Repubblica Ceca, in un girone di fuoco che vede anche nazionali più quotate come Turchia e Olanda, quest’ultima con un piede e mezzo fuori dall’Europeo e che deve sperare in un miracolo per qualificarsi. E pensare che per molti, un anno fa a inizio qualificazioni, l’Islanda era la squadra cenerentola del girone. Invece l’Islanda ha fatto qualcosa di pazzesco, chiedere a Repubblica Ceca, Olanda e Turchia, tutte battute dalla nazionale islandese.
E’ bastato, poi, uno striminzito 0 a 0 a Reykjavík contro il fanalino Kazakistan a trasformare quello che pareva un sogno irrealizzabile in realtà. Al Laugardalsvöllur, stadio della capitale islandese, tanto possesso ma poca incisività nel primo tempo per gli uomini di Lagerbäck, che manovrano tanto ma senza creare grossi pericoli. Nella ripresa lo spartito è lo stesso, con la squadra di casa che controlla la gara ma senza trovare la via del gol. Poco importa, perché è un pareggio che sa di vittoria, una vittoria bellissima, impensabile ma soprattutto meritatissima.
Le parole di Gunnarsson, capitano e leader della squadra, subito dopo l’ottenimento della qualificazione, riassumono in una frase l’impresa quasi eroica compiuta dalla propria squadra: "E' incredibile, sono sotto choc. Abbiamo lavorato duramente per arrivare fin qui. Siamo la prima squadra islandese a qualificarsi per le fasi finali, quando ho iniziato a giocare non avrei mai sognato che potesse accadere.
La cosa ancora più incredibile è che in questa nazionale non ci sono campioni, non c’è il fuoriclasse che trascina una squadra grazie alle sue giocate (vedi Bale per il Galles). No, qui c’è un gruppo unito, compatto, nel quale troviamo buoni giocatori, alcuni sconosciuti ai più, alcuni invece che giocano titolari in squadre importanti.
E’ il centrocampo il reparto più forte di questa squadra, che è composto da Birkir Bjarnason, ex Pescara ora al Basilea, Gylfi Þór Sigurðsson, regista dello Swansea, Emil Hallfreðsson, che in Italia conosciamo bene e, infine, Aron Einar Gunnarsson, del Cardiff, ma che interessa a molti top club.
In attacco, inoltre, c’è il trentaseienne Eiður Guðjohnsen, che ora gioca in Cina, ma che nella sua carriera ha vestito maglie gloriose come quelle del Chelsea e del Barcellona. Pensate che, il 24 aprile 1996, Guðjohnsen debuttò in Nazionale sostituendo il padre Arnór nel secondo tempo di un'amichevole tra Islanda ed Estonia, entrando nella storia del calcio dato che mai prima di allora un padre e un figlio avevano giocato entrambi in una partita internazionale.
Il miracolo Islanda, però, forse non ci sarebbe stato senza la magistrale regia di Lars Lagerbäck, uno che ha fatto del calcio la propria vita. L’Islanda è la terza nazionale che allena, in precedenza è stato CT della Svezia (per un decennio) e della Nigeria.
Ora in tutta l’isola si sogna un Europeo da protagonista, un Europeo in cui la debuttante metta in difficoltà l’Europa. Nel 2010 toccò al vulcano islandese Eyjafjöll mettere in ginocchio l’Europa, con un eruzione che creò seri problemi alla navigazione aerea nei cieli europei. 
Nel 2016, invece, potrebbe essere la nazionale islandese a mettere in ginocchio l’Europa, questa volta, però, negli stadi francesi.