
Guardo almeno tre tg sportivi al
giorno: le notizie si ripetono, le so quasi a memoria, le sa anche mia mamma,
ma non riesco proprio a cambiare canale.
Il calciomercato è così, c’è poco
da fare. Ti appassiona, ti fa sperare, ma si basa sulle parole. E’ tutto il
contrario del calcio giocato, qui non c’è nulla da vedere, puoi solo ascoltare.
E sperare.
In estate non ci sono partite, e
quindi è proprio il calciomercato che ha l’arduo compito di mantenerci con i
piedi per terra, o meglio, sul campo. Calciatori, squadre, procuratori,
presidenti, allenatori e chi più ne ha ne metta: quanti nomi sento in queste
settimane, quanti giocatori vanno e vengono, quanti giocatori hanno un momento
di gloria per l’accostamento del loro nome a una squadra per poi ritornare nel
dimenticatoio, quanti giocatori arrivano sconosciuti e ripartono campioni… Il
calciomercato ci regala sempre tante storie di calcio.
In questo abbiamo ad esempio il
derby per Kondogbia, con Galliani, Ausilio, Fassone, Monaco e giocatore seduti
tutti allo stesso tavolo per trattare, il caso Salah, i sofferti addii di Tevez
e Pirlo, Gervinho e l’elicottero, e avanti così… Ma siamo solo all’8 luglio e
il calciomercato è ancora lunghissimo, pronto a regalarci ancora tante tante
perle.
Questo è il bello del
calciomercato estivo, l’argomento più caldo della stagione più calda.
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