
Eppure non serve assolutamente
farne un dramma.
Bayern e Real Madrid sono di un
altro pianeta, con fenomeni che ad Appiano (forse) non si sono neanche mai
visti.
Contro il Milan è stata una
partita piuttosto bruttina, bloccata, decisa da un eurogol di Mexes. Se il
francese non avesse estratto dal cilindro una traiettoria del genere,
probabilmente il derby cinese sarebbe finito con uno scialbo 0 a 0.
Infine, contro il Galatasaray,
una partita con una squadra più avanti nella preparazione e con due giocatori
che non vedevano l’ora di fare uno scherzetto ai nerazzurri: Sneijder e
Podolski.
Non bisogna farne un dramma, quindi,
ma è giusto che ci sia anche un po’ di allarmismo.
Si poteva fare di più,
sicuramente.
Ora l’Inter riparte da Riscone di
Brunico. Riprende una preparazione interrotta a metà per la tournee in Cina,
che di buono ha portato solamente freschi soldi nelle casse nerazzurre, perché
sul piano di risultati e prestazioni non c’è stato molto da festeggiare.
Mancini, finalmente, avrà la
squadra al completo, compresi Miranda e Jovetic. L’ultimo tassello (Perisic)
arriverà più avanti. Shaqiri permettendo, ovviamente.
E’ importantissimo che il Mancio
abbia a disposizione tutti i giocatori in questi giorni. Manca sempre meno
all’inizio del campionato e tornare a Riscone per fare chiarezza e riprendersi
fisicamente e mentalmente diventa, quindi, fondamentale.
Ora bisogna dare un’anima a
questa squadra e ottenere successi nelle prossime amichevoli (Bilbao, Trofeo
Tim e AEK Atene) per cercare di portare avanti un processo di maturazione che,
comunque, non si completerà con l’inizio del campionato, ma ci vorrà molto più
tempo.
Sprazzi di vera Inter si potranno
vedere nel derby alla terza di giornata, con la speranza di tutti i tifosi
nerazzurri che sia sempre un crescendo di prestazioni, centrando una continuità
di risultati che la squadra interista non ha oramai da parecchi anni.
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