venerdì 21 agosto 2015

SERIE A, SI PARTE!


Domani si accendono i motori: inizia il campionato!
Dopo un’attesa di quasi tre mesi, milioni di tifosi sono pronti a vivere un’altra, l’ennesima, stagione, che si preannuncia a dir poco emozionate e avvincente.
Saranno Verona e Roma a dare il via alla prima giornata della Serie A 2015/16, poi tutte le altre. Il campionato finirà il 15 maggio.
La favorita è sempre la Juve che, come ormai da qualche anno, parte in pole position. La squadra di Allegri, è vero, ha perso pedine fondamentali (Pirlo, Tevez, Vidal), ma ha fatto un mercato intelligente, riuscendo a portare a Torino ottimi giocatori, funzionali al nuovo progetto tecnico.
Il rischio del “nuovo”, però, c’è. I nuovi arrivati sono forti, ma c’è sempre la questione legata all’ambientamento che può giocare brutti scherzi. Anche se, come si è visto in Supercoppa, pare non ci siano grossi problemi. C’è, infine, grande curiosità per sapere chi sarà il nuovo trequartista. Serve un giocatore che possa risolvere le partite da solo, con una giocata, quello che, per capirci, faceva Tevez lo scorso anno.
Subito dietro, ma molto più vicino rispetto all’anno scorso, c’è la Roma. I giallorossi, rispetto alla Juve, non ha ceduto nessuno e hanno impreziosito la rosa con giocatori di primissimo livello, su tutti Dzeko e Salah. Ormai Garcia ha una certa esperienza nel campionato italiano e non può più sbagliare. A Roma vogliono lo Scudetto e con una squadra così, vincere lo scudetto non è più utopia.
Dopo Juve e Roma, c’è un gruppo di cinque squadre, dal quale può uscire una seria concorrente per il titolo finale.  La Lazio, terza lo scorso anno, ha cambiato poco, ma soprattutto ha tenuto i suoi tenori (Anderson, Candreva). Può confermarsi, anche se le manca ancora la mentalità vincente. Molto dipenderà dal preliminare Champions: se passa, ci potrebbe essere una ventata di positività, nuovi colpi e la squadra si renderebbe conto dei propri mezzi. Un’uscita, però, potrebbe avere l’effetto contrario, vedi il Napoli l’anno scorso.
La Fiorentina ha cambiato tanto, tantissimo, a partire dall’allenatore: via Montella, dentro Paulo Sousa. Il portoghese inizia la sua prima stagione da allenatore in Italia e quindi si porta dietro molti punti di domanda. Ma in preparazione, la Viola ha mostrato grandi cose. Se la squadra inizia a girare e Giuseppe Rossi torna aa essere Pepito, a Firenze si potrebbe anche parlare di terzo posto.
Il Napoli di Sarri è chiamato a sorprendere. Il primo obiettivo è migliorare il quinto posto dell’anno scorso: ADL vuole la Champions, il popolo azzurro vuole lo Scudetto. Anche il Napoli ha cambiato tanto, ma chi doveva restare, è restato. Su tutti, Gonzalo Higuain, chiamato alla stagione del riscatto. Se Sarri riesce a sistemare la difesa e a incuccare nei giocatori la mentalità del suo Empoli, il terzo posto diventa il minimo sindacale.
Il Milan può essere la grande sorpresa, in tema scudetto. Mihajlovic sa il fatto suo e, quest’anno, può dimostrare al mondo di essere un grande allenatore. Per farlo, la società rossonera lo ha accontentato in tutto e per tutto, con l’arrivo di giocatori perfetti per il suo gioco. Dopo anni tragicomici, questa per il Milan può, anzi deve essere la stagione del ritorno al posto che merita. Il sogno è lo scudetto, la prerogativa è il ritorno in Champions. Se arriva Ibra, però, il discorso cambia…
L’Inter, rispetto a Napoli, Fiorentina e Milan, non ha cambiato allenatore, eppure sembra la squadra più diversa. La situazione ad Appiano Gentile è piuttosto complicata: mancano ancora le pedine chiave per le idee di Mancini, mentre i giocatori in esubero non hanno intenzione di lasciare la Pinetina. L’Inter, quindi, si presenta al via con un grosso, grossissimo punto di domanda appiccicato. La materia prima c’è, con qualche ritocco, Mancini deve riuscire a costruire una grande squadra. Nel precampionato si è visto molto poco. I tifosi nerazzurri si aspettano una svolta, già a partire dalla prima giornata. Se l’Inter, però, dovesse ingranare, sarebbe (almeno) da podio.
Dietro a queste squadre, troviamo Torino, Genoa e Sampdoria. I granata hanno fatto un eccellente mercato e Ventura, grande maestro di calcio, può condurli a un campionato al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Il Genoa, come ogni anno, ha cambiato molto. Gasperini, però, è abituato ed è pronto a stupire di nuovo, cercando di riportare la squadra in Europa, dopo che l’anno scorso, per motivi extracalcistici, non ci è potuta andare. In Europa, al suo posto, ci sono andati i cugini della Sampdoria, che, però, con Zenga in panchina, sono usciti, clamorosamente al terzo turno. Zenga dovrà riscattarsi in campionato, ma ciò che ha fatto l’anno scorso Mihajlovic sembra quasi impossibile da ripetere.
Dopo questo trio del nordovest italiano, passiamo a quattro squadre che hanno stupito l’anno scorso, tre in positivo (Palermo, Sassuolo e Verona), una in negativo, l’Udinese.
Il Palermo, senza Dybala e Belotti, ma ancora con Vazquez, è chiamato ad una grande prova di forza. Sarà dura ripetere la super annata appena passata, ma Iachini, sotto il cappello, ha le idee chiare per raggiungere una salvezza tranquilla. Il Sassuolo ha mantenuto l’ossatura dello scorso anno ed è riuscito a sostituire i partenti Zaza e Taider con Duncan e Defrel, due ottimi acquisti. Se poi, Berardi esplode, la salvezza si può raggiungere più che facilmente, facendo l’occhiolino anche all’Europa. Il Verona punta forte sui propri attaccanti: Toni e Pazzini sono sinonimi di gol assicurati. Il problema è più che altro in difesa. Mandorlini deve lavorare per evitare i grossolani errori dell’anno scorso. L’Udinese, infine, deve riscattare la deludente stagione passata con Stramaccioni. In panchina c’è un bravo allenatore, Colantuono, con grandi qualità, l’ideale per portare una squadra a una salvezza senza particolari patemi.
Chiude la classifica il gruppo delle squadre che molto probabilmente lotteranno fino all’ultimo per la salvezza. L’Atalanta l’anno scorso si è salvata solo alla penultima giornata e in questa finestra di mercato ha perso due talenti come Baselli e Zappacosta. Reja ha tanta esperienza, ma la squadra è quel che è. Il Bologna è forse la squadra più attrezzata delle sei, con un Destro che se gioca con continuità, è letale. Ma è sempre una neopromossa, e il salto tra B e A può giocare brutti scherzi. Carpi e Frosinone sono le due debuttanti. Il Carpi ha rinnovato la rosa, mentre i ciociari puntano forte sullo zoccolo duro che ha conquistato la A. Sarà, comunque, un campionato di sofferenza, al quale, però, non si presentano di certo come già retrocesse in partenza. Il Chievo, tra le sei, è quella con la squadra più compatta. Maran è un ottimo allenatore, bravissimo soprattutto a lavorare con i difensori. Il punto forte dei clivensi è proprio la fase difensiva. Infatti, chi prende meno gol, di solito, non retrocede. Chiude l’Empoli che, senza Sarri e molti giocatori, è chiamato all’impresa. Per mantenere la categoria è stato chiamato Giampaolo, di nuovo sulla panchina di una squadra di Serie A dopo svariati anni. Avrà un compito difficilissimo: per salvare l’Empoli servirà un miracolo.
Ora basta con le parole, però: da domani si fa sul serio! Signore e Signori, riparte la Serie A!!!

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