martedì 25 agosto 2015

L'ULTIMO TRENO PER SUPERMARIO


Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Con questa frase, Adriano Galliani ha annunciato il ritorno di Mario Balotelli al Milan.
Una trattativa tanto veloce quanto clamorosa. SuperMario (che poi super non lo è più da tanto tempo) torna in Italia e riparte da dove c’aveva provato l’ultima volta, dal Milan.
Un anno fa aveva lasciato la Serie A alla volta di Liverpool, con la voglia di ritornare ad essere protagonista, e quale miglior campionato dove poterlo essere, se non la Premier League, nella quale Mario aveva già lasciato il segno nell’esperienza con il Manchester City?
Ma il Balotelli che ha lasciato Milanello l’anno scorso è completamente diverso da quello che ci ritorno oggi, 365 giorni dopo. Nell’agosto 2014, dopo un Mondiale fallimentare nel quale Balotelli è stato individuato come capro espiatorio, ha deciso di lasciare l’Italia, ormai stanca di lui, e di riprovarci al di là della Manica, dove tifosi e (soprattutto) tabloid lo amano.
In Inghilterra, però, le cose non sono andate come Mario si aspettava. Con i Reds è stata un’annata semplicemente da dimenticare: 4 reti in 28 gare, discontinuo e mai al centro del progetto. Se la scorsa stagione è finita male, questa appena iniziata è partita ancora peggio: fuori squadra a Liverpool e scomparsa del padre. Per Mario, quindi, all’orizzonte pareva non esserci la luce. Invece, grazie anche a Raiola, Balotelli ha ricevuto un’altra (l’ennesima) chance di ribalta, di dimostrare al mondo che lui è un campione e non uno bravo solo a sprecare il proprio talento.
Il Milan ha avuto coraggio a riprenderselo, ma lo accoglie a braccia offerte, perché sa che se Mario si sente a casa, può tornare Super.
Balotelli però si deve rendere conto che è davanti all’ultima possibilità di dimostrare il suo valore. Di solito la vita offre una, al massimo due chance di riscatto; per Mario, invece, la vita ha fatto un’eccezione. Balotelli ora ha tra le mani, o meglio, tra i piedi, l’opportunità di rinascere, per l’ennesima volta, e far ricredere tutti i numerosi critici (i milanisti in primis) che non punterebbero più un euro sul numero 45.
Dal punto di vista economico, l’affare Balotelli è da applausi, un po’ come quello di Cerci del gennaio scorso. Mario, venduto per circa 20 milioni un anno fa, torna in rossonero in prestito gratuito, con stipendio pagato al 50%, mentre il restante sarà a spese del Liverpool. Dal punto di vista tecnico, invece, i punti di domanda fioccano. Mario arriva come primo sostituto della coppia Bacca-Luiz Adriano, ma può cucirsi un ruolo importante grazie all’impegno e alla professionalità. Mihajlovic conta moltissimo su Mario, grazie al rapporto con il giocatore (rapporto costruito fin dai tempi dell’Inter) e sulla sua voglia di ribalta. L’ultimo anno, però, ha fatto vedere al mondo un Balotelli poco incisivo e mai determinante, quasi triste, anche se su Instagram continua a mostrarsi concentrato, sorridente e felice.
Ora, in rossonero, ha l’ultima grande occasione per far vedere che lui è davvero il campione che si pensava. Ha l’occasione per essere, veramente, concentrato, sorridente e felice.

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