“Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Con questa
frase, Adriano Galliani ha annunciato il ritorno di Mario Balotelli al Milan.
Una trattativa tanto veloce
quanto clamorosa. SuperMario (che poi super non lo è più da tanto tempo) torna
in Italia e riparte da dove c’aveva provato l’ultima volta, dal Milan.
Un anno fa aveva lasciato la
Serie A alla volta di Liverpool, con la voglia di ritornare ad essere
protagonista, e quale miglior campionato dove poterlo essere, se non la Premier
League, nella quale Mario aveva già lasciato il segno nell’esperienza con il
Manchester City?
Ma il Balotelli che ha lasciato
Milanello l’anno scorso è completamente diverso da quello che ci ritorno oggi,
365 giorni dopo. Nell’agosto 2014, dopo un Mondiale fallimentare nel quale
Balotelli è stato individuato come capro espiatorio, ha deciso di lasciare
l’Italia, ormai stanca di lui, e di riprovarci al di là della Manica, dove
tifosi e (soprattutto) tabloid lo amano.
In Inghilterra, però, le cose non
sono andate come Mario si aspettava. Con i Reds è stata un’annata semplicemente
da dimenticare: 4 reti in 28 gare, discontinuo e mai al centro del progetto. Se
la scorsa stagione è finita male, questa appena iniziata è partita ancora
peggio: fuori squadra a Liverpool e scomparsa del padre. Per Mario, quindi,
all’orizzonte pareva non esserci la luce. Invece, grazie anche a Raiola,
Balotelli ha ricevuto un’altra (l’ennesima) chance di ribalta, di dimostrare al
mondo che lui è un campione e non uno bravo solo a sprecare il proprio talento.
Il Milan ha avuto coraggio a
riprenderselo, ma lo accoglie a braccia offerte, perché sa che se Mario si
sente a casa, può tornare Super.
Balotelli però si deve rendere
conto che è davanti all’ultima possibilità di dimostrare il suo valore. Di
solito la vita offre una, al massimo due chance di riscatto; per Mario, invece,
la vita ha fatto un’eccezione. Balotelli ora ha tra le mani, o meglio, tra i
piedi, l’opportunità di rinascere, per l’ennesima volta, e far ricredere tutti
i numerosi critici (i milanisti in primis) che non punterebbero più un euro sul
numero 45.
Dal punto di vista economico,
l’affare Balotelli è da applausi, un po’ come quello di Cerci del gennaio
scorso. Mario, venduto per circa 20 milioni un anno fa, torna in rossonero in prestito
gratuito, con stipendio pagato al 50%, mentre il restante sarà a spese del
Liverpool. Dal punto di vista tecnico, invece, i punti di domanda fioccano.
Mario arriva come primo sostituto della coppia Bacca-Luiz Adriano, ma può
cucirsi un ruolo importante grazie all’impegno e alla professionalità.
Mihajlovic conta moltissimo su Mario, grazie al rapporto con il giocatore
(rapporto costruito fin dai tempi dell’Inter) e sulla sua voglia di ribalta.
L’ultimo anno, però, ha fatto vedere al mondo un Balotelli poco incisivo e mai
determinante, quasi triste, anche se su Instagram continua a mostrarsi
concentrato, sorridente e felice.
Ora, in rossonero, ha l’ultima
grande occasione per far vedere che lui è davvero il campione che si pensava.
Ha l’occasione per essere, veramente, concentrato, sorridente e felice.
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