“Arriveranno giocatori nuovi, ma siamo competitivi per lo Scudetto anche con la squadra di quest’anno” parola di Roberto Mancini.
Un allenatore, è vero, deve sempre difendere i propri giocatori, ma la stagione deludente e le tante, troppe prestazioni scadenti di parecchi giocatori sono sotto gli occhi di tutti.
Quando Mancini è arrivato al posto di Mazzarri, molti si aspettavano un cambiamento totale subito.
Il cambiamento, però, non è arrivato, nonostante un mercato invernale importante. C’è stato qualche miglioramento sul piano del gioco, ma nulla di incredibile e, infatti, i risultati parlano da soli.
Ora, bisogna lasciarsi la stagione appena conclusasi alle spalle e pianificare quella che sta per ricominciare, ma serve farlo bene e presto, perché il 3 luglio inizia il ritiro a Riscone e bisogna consegnare in mano a Mancini una squadra praticamente completa.
L’Inter, però, sul mercato si sta muovendo con un colpevole ritardo: sta sondando molti terreni, senza mai sferrare il colpo decisivo. E si è fatta soffiare giocatori che sarebbero stati l’ideale per la filosofia di gioco di Mancini, su tutti Dybala, che con Icardi avrebbe composto una coppia formidabile.
Il fatto è che l’Inter, a parte l’acquisto di Murillo, sul mercato ha fatto poco niente, soprattutto in relazione alle due rivali storiche: la Juve, che ha già preso Dybala e Khedira, e il Milan, che con il tesoretto di Mr. Bee sta progettando un campagna acquisti rivoluzionaria, partendo da Jackson Martinez, passando per Ibra e Kondogbia.
E l’inter? L’Inter, tra un sondaggio e l’altro, non ha ancora dato una svolta decisiva al proprio mercato. Servono giocatori esperti, servono campioni e servono dei leader: Toure sarebbe stato perfetto, perché in mezzo al campo, almeno per uno/due anni, avrebbe assicurato qualità e quantità, guidando la squadra con la sua personalità. Non è ancora tramontata l’ipotesi, ma l’ivoriano ha detto di no per ora, vedremo in futuro.
Il “no” del centrocampista del City non è stato l’unico, visto che recentemente l’Inter si è sentita rispondere picche dal Bayern per Benatia. Con l’ex Roma e Toure, l’Inter avrebbe cambiato improvvisamente volto. Invece, la rosa nerazzurra è ancora quella dello scorso anno; anzi, rischia di perdere uno dei pochi giocatori validi e potenzialmente più forti: Kovacic, vicinissimo, a quanto pare, al Liverpool. Sul croato e su Icardi bisognerebbe ricostruire la squadra, ma pare che il sacrificato per finanziare la campagna acquisti sarà proprio il talentino classe ’94. Se bisogna vendere qualcuno, quel qualcuno non può e non deve essere Kovacic. La cosa bella è che verrebbe sostituto da Thiago Motta, dodici anni più vecchio e con qualità completamente differenti.
Leggendo la Gazzetta, gli altri nomi in orbita Inter per il centrocampo sono Felipe Melo, che non mi dispiace, ma arriverebbe insieme ad un bel punto di domanda, lasciando stare che assomiglia molto a Medel come giocatore, e Imbula, che è un buon giocatore, ma non ancora un campione. Per la difesa si parla di Montoya, che non sarebbe male, dato che l’Inter ha un disperato bisogno di un buon terzino; per quanto riguarda Rudiger, di cui si parla discretamente bene, non dobbiamo dimenticare che ha giocato nello Stoccarda, che quest’anno si è salvato con clamorosa difficoltà. Da difensore, non un bel bigliettino da visita.
In attacco, i nomi che circolano sono Cuadrado, Chicharito e Eder, con il colombiano che considererei davvero un gran colpo, mentre, tra Eder e Hernandez, scelgo Eder come spalla di Icardi. Chicharito come riserva di Maurito sarebbe quasi un lusso.
Comunque nessun nome, tra questi, potrebbe far fare il salto di qualità all’Inter, a parte Cuadrado.
Servono i big. Kondogbia sarebbe il top e in difesa serve assolutamente un centrale di altissimo livello: Hummels o Miranda ad esempio.
Il mercato è una lunga maratona, ma l’Inter è ancora fermo ai blocchi di partenza.
Gli interisti, comunque, si fidano di Mancini e Mancini si fida di Thohir e Ausilio. Staremo a vedere.
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