
Per costruire una squadra
competitiva, però, non servono solo i grandi giocatori, servono un buon
allenatore, una pianificazione e investimenti mirati.
Il buon allenatore c’è: Sinisa
Mihajlovic ha l’esperienza e la grinta giusta per potersi sedere sulla panchina
e dar avvio ad un nuovo ciclo.
Dopo aver scelto la guida
tecnica, Galliani si è tuffato nell’oceano del calciomercato, con la voglia di
prendere pesci grossi, grossissimi.
Due sono i nomi per l’attacco che
ci circolano ormai da giorni: Jackson Martinez e Zlatan Ibrahimovic.
Jackson Martinez, che mi piace
come punta, ha 28 anni e una clausola rescissoria da 35 milioni, clausola che
il Milan intende pagare interamente al Porto per accaparrarsi le prestazioni
della punta colombiana.
Una cifra, a mio parere, troppo
alta: con quei soldi, si possono comprare anche due calciatori, di qualità.
Credo che nel mercato globale, con 20-25 milioni, un ottimo centravanti lo
porti a casa, e ti rimangono anche dei soldini da rinvestire su qualcuno, magari
a centrocampo o in difesa, i reparti che hanno creato i maggiori problemi al
Milan quest’anno.
Per quanto riguarda il capitolo
Ibra, Zlatan, dal ritiro della Svezia, ha appena detto che non c’è nulla di
vero sulla questione Milan, che sta bene al PSG, dove gioca anche in Champions
e vince titoli. Certo, i più maliziosi, potrebbero leggere tra le linee un “Sto
bene a Parigi con i miei 12 milioni netti all’anno”… Ma con Galliani e Raiola
in giro mai dare nulla per scontato.
Comunque, secondo me, ha più
senso l’affare Ibra che quello di Jackson Martinez, premettendo sempre che lo
svedese arrivi gratis. Ibra conosce il campionato italiano e, per il livello
che, ahimé, c’è in Italia, può tranquillamente fare la differenza, come del
resto ha sempre fatto.
In conclusione, Ibra buono
acquisto (alle condizioni del Milan), Jackson Martinez non il massimo, non come
giocatore, ma come investimento.
Nessun commento:
Posta un commento